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Rugby games at Rugby Park

L’ingresso del Frank Beattie Stand del Rugby Park

Non sono mai riuscito a vedere il Kilmarnock FC giocare in casa – devo onestamente ammettere di non avere mai nemmeno iniziato a programmare una gita in East Ayrshire per vedere in azione il Killie – ma sono comunque riuscito a visitare, due volte, il Rugby Park.

Sembra anche appropriato che i due viaggi a Kilmarnock siano stati fatti per vedere partite di rugby, visto il nome dello stadio. L’occasione sono stati due test match autunnali della Scozia che, nel 2014 (contro Tonga) e nel 2016 (contro la Georgia) aveva scelto di giocare in East Ayrshire.

Certo, il fatto di non aver visto una gara di calcio mi impedisce di inserire il Rugby Park nella lista dei miei personali “42” visitati finora, ma l’unicità dell’esperienza fatta rende le due visite a Kilmarnock davvero speciali nella mia memoria.

In viaggio verso il Rugby Park

È passato molto tempo dalla mia prima volta e non ho davvero molti ricordi del pre-gara di quel 22 novembre 2014. Ricordo piuttosto bene la gara e ricordo che ero piuttosto nervoso, perché non conoscevo per nulla la zona e non sapevo quali fossero le procedure di accesso alla struttura.

Nel 2014 ero arrivato a Kilmarnock in auto (non guidavo io), mentre nel 2016 mi ero spostato col treno. In entrambe le occasioni, ero andato alla gara per scrivere articoli e in entrambe le occasioni avevo l’accredito per la tribuna stampa, che è situata nella parte più alta del Frank Beattie Stand (il main stand dello stadio).

Il Rugby Park visto da fuori (novembre 2014)

In entrambe le occasioni, le gare del Rugby Park chiudevano l’autunno internazionale della Scozia e la sfida contro la Georgia nel 2016 è stata l’ultima gara casalinga che i Dark Blues hanno giocato lontano dal BT Murrayfield, la casa del rugby scozzese.

I match programme dei due test match giocati al Rugby Park

Nel 2012 ancora Tonga era stata la squadra che ha sfidato la Scozia lontano dall capitale, al Pittodrie Stadium di Aberdeen (parlerò di questo viaggio prossimamente), centrando una vittoria clamorosa che aveva messo Andy Robinson, allora head coach della Scozia, nelle condizioni di dimettersi una settimana più tardi.

Vista del Rugby Park da bordo campo, nell’angolo tra Moffat Stand e Frank Beattie Stand

Il test match del 2014 era quindi la prima occasione per i Dark Blues di “prendersi una rivincita” con gli ‘Ikale Tahi e Greig Laidlaw e compagni, pur non giocando una partita strepitosa, non se la sono fatta scappare.

Nel 2016, invece era la Georgia l’avversario di turno, una nazionale che si trova sul confine tra Tier 2 e Tier 1 e che negli ultimi anni non ha mai nascosto grandi ambizioni, tra cui quella di poter entrare a far parte del Six Nations.

Scozia e Georgia schierate per gli inni nazionali, 26 novembre 2016

Il Rugby Park è stato aperto nel 1899 e da allora è sempre stata la casa del Kilmarnock FC. Ha subito, nel corso degli anni, diversi lavori di ristrutturazione alla struttura e, recentemente (nell’estate 2014), il club ha anche deciso di installare un terreno di gioco sintetico che, a mio parere, non è stata una scelta felicissima.

Lo stadio è composto da quattro stand, tutti coperti e solo il Main Stand presenta restricted view in alcuni punti. La vera celebrità locale è la Killie Pie (adesso chiamata Kilmarnock Pie), prodotta da Brownings The Bakers (sponsor anche della squadra di calcio) e davvero una delle pies più buone che abbia avuto occasione di mangiare – non sono un esperto ma mi piacciono molto le pies e ne ho provate parecchie in questi anni, fidatevi!

The Killie Pie – ora nota come Kilmarnock Pie

Da Edimburgo si arriva a Kilmarnock piuttosto comodamente in treno, ma si deve cambiare a Glasgow – arrivo a Queen St, due passi a piedi verso Glasgow Central e poi treno verso l’East Ayrshire. Ci sono treni con diverse destinazioni che arrivano a Kilmarnock, consiglio di controllare la app o il sito di ScotRail prima di mettersi in viaggio.

Dalla stazione allo stadio ci si arriva a piedi, in una ventina di minuti – la distanza è poco meno di un miglio. Si passa attraverso la cittadina arrivando allo stadio lato settore ospiti (il Chadwick Stand) e consiglio di passare di fronte al main stand, dove si trova lo shop e si può visitare il bar.

Il Moffat Stand

Kilmarnock non è propriamente una destinazione turistica e non ricordo di aver trovato, nelle due occasioni in cui ci sono stato, monumenti o edifici particolari che hanno attratto la mia attenzione. In centro ho però visto alcune sculture piuttosto bizzarre – come quella del subacqueo e del pesce – e non poteva davvero mancare la statua dedicata a Rabbie Burns, il bardo che ha reso l’Ayrshire famoso nel mondo.

La statua dedicata a Rabbie Burns

Burns (nato vicino ad Ayr) è vissuto nella seconda metà del diciottesimo secolo e con le sue opere (poesie e testi lirici) scritte soprattutto in scozzese, ha contribuito in maniera determinante a mettere la Scozia sulla mappa letteraria dell’Europa contemporanea.

Di tutte le sue opere, Tam o’ Shanter è decisamente la mia preferita ma non posso non citare Auld Lang Syne, un poema scritto da Burns sul tema di una canzone popolare diventato ormai un vero e proprio inno da cantare a mezzanotte di ogni Hogmanay.

Saluti da Kilmarnock