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Celtic Women vincono la Scottish Women’s Cup e completano un clamoroso double stagionale

Ingresso in campo delle squadre

Ieri pomeriggio, di fronte ai 4355 spettatori del Tynecastle Park, Celtic Women e Glasgow City si sono affrontate nella finale di Scottish Women’s Cup, ultimo trofeo stagionale ancora da assegnare e gara che ha anche segnato la fine della stagione domestica scozzese, l’ultima stagione prima della ‘rivoluzione-SPFL’ del prossimo anno.

In settimana sono stati confermati i nomi delle 20 squadre che prenderanno parte alla prossima stagione, la prima con una SWPL a dodici squadre e una seconda divisione a otto, la prima sotto l’egida della SPFL e quella che dovrebbe finalmente segnare il punto di svolta per il calcio domestico scozzese che tutti aspettiamo – una svolta che dovrebbe anche contribuire ad accrescere ulteriormente il bacino di giocatrici da cui la Scozia potrà pescare per i prossimi impegni.

Il match programme della gara

Seconda finale consecutiva in poco più di una settimana per me, che sabato scorso (21 maggio) ero all’Allianz Stadium di Torino per assistere alla sfida tra Barcelona Femení e Olympique Lyonnais, con le francesi che si sono imposte 3-1 riconquistando, per l’ottava volta nella loro storia, la Women’s Champions League.

Contesto e clima sono molto diversi quando entriamo al Tynecastle Park ma non così tanto diversi se si paragona la finale di Champions League e quella di Scottish Cup maschile, giusto per fare le dovute proporzioni. Mi fa anche particolarmente piacere vedere che per la finale è stato prodotto un match programme, venduto all’esterno dello stadio a £2, e già il confronto con le semifinali del Falkirk Stadium è impietoso, segno che quando le partite vengono programmate con un po’ più di attenzione (non concomitanza con gare delle rappresentative maschili, in stadi più facilmente accessibili) il pubblico risponde presente.

Un momento della gara

Va ricordato che a Falkirk, Celtic e Glasgow City avevano sfidato e battuto, rispettivamente, Hearts e Partick Thistle ma le Hoops hanno giocato in contemporanea con l’ultimo Old Firm stagionale, mentre le City nel tardo pomeriggio.

Il colpo d’occhio del Main Stand è davvero buono e, in diretta su BBC ALBA, le due squadre scendono in campo alle 4.10pm per giocarsi l’ultimo titolo stagionale. Le City hanno qualcosa in più da chiedere alla gara perché, dopo aver perso in dicembre la League Cup (1-0 proprio contro il Celtic, al Firhill Stadium) e due settimane fa il campionato (dopo quattordici anni di dominio, hanno ceduto il titolo di Campionesse di Scozia alle Rangers Women) rischiavano, per la prima volta in quattordici anni, di chiudere la stagione empty handed.

Hayley Lauder e compagne, però, danno fin dall’avvio impressione di non avere la giusta forza, né fisica né mentale, per impensierire una squadra, il Celtic, che sotto la guida di Fran Alonso è cresciuto esponenzialmente. Hanno mancato la qualificazione alla prossima edizione di UWCL, ma sicuramente nelle gare ad eliminazione diretta hanno dimostrato, quest’anno, di avere qualcosa in più.

Glasgow City vanno a ricevere la medaglia per il secondo posto

Anche ieri, come successo a Falkirk, le Ghirls hanno avuto bisogno dei tempi supplementari per avere la meglio dell’avversaria di turno ma ieri pomeriggio hanno davvero compiuto un’impresa, vincendo 3-2 con un goal di Isibeal Atkinson nei minuti finali del secondo tempo supplementare dopo aver giocato in 10 dal quarantesimo a causa dell’espulsione di Jodie Bartle (per intervento su Chinchilla che ha anche regalato alle City il rigore del momentaneo 2-2).

Anche in vantaggio numerico, le City non sono mai riuscite ad imporre il proprio gioco, costringendo solo in rare occasioni Johnstone (portiere del Celtic) a dover effettuare un paio di salvataggi.

Il City è sembrata la squadra più stanca fisicamente durante i supplementari e il goal, in contropiede, di Atkinson ha chiuso il match evitando la ‘lotteria’ dei rigori e consegnando alle Ghirls uno storico double.

Il Celtic Women festeggia la conquista della Scottish Women’s Cup

Il Glasgow City, come detto, chiude a mani vuote dopo quattordici anni una stagione che, per le arancionere, dev’essere una lezione e allo stesso tempo una wake-up call: con l’arrivo delle ‘potenze’ del calcio scozzese anche al femminile, lo spazio per un ‘miracolo’ gestito in maniera attenta ma pur sempre con un budget ridotto si è davvero ristretto. Urgono idee per contrastare lo strapotere finanziario delle due big di Glasgow, ma le basi su cui ricostruire sono comunque solide.

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Semifinali di Scottish Women’s Cup al “Bairnabeu” di Falkirk

Ingresso in campo di Partick Thistle e Glasgow City per la seconda semifinale

Ieri pomeriggio il Falkirk Stadium ha ospitato le due semifinali di Scottish Women’s Cup, equivalente femminile della Scottish Cup maschile ma, non essendo organizzata dalla SFA (finora) con nome ‘modificato’.

In attesa della ‘rivoluzione’ del prossimo anno, in questa stagione ci dobbiamo ancora accontentare quindi in una domenica di festa (1 maggio, giorno dei lavoratori ma in cui ho dovuto prendere ferie per poter assistere alle gare) ho fatto rotta verso Falkirk per la prima volta.

Ci sono due stazioni a Falkirk, High e Grahamston. La prima è sulla linea ‘veloce’ che collega Waverley con Glasgow Queen’s St ma è su un pendio a poco più di un miglio dal centro della cittadina, la seconda è invece in pieno centro ma servita da meno treni essendo su una linea ‘secondaria’.

The Bairnabeu

Ho optato per Falkirk Grahamston anche perché mi consentiva di arrivare molto più velocemente al bus stop delle linee 3 e 4, bus circolari che fermano a pochissimi metri dall’entrata dello stadio.

Prima volta per me a Falkirk, come detto, e ovviamente prima volta per me anche al Falkirk Stadium, soprannominato Bairnabeu giocando sul nickname del club locale, i Bairns. Lo stadio è bello, ha tre stand e uno dei due ‘lati lunghi’ completamente aperto, vera rarità considerando che di solito, per motivi di capienza, se un lato deve rimanere escluso si sceglie un fondo, come chiamano gli spagnoli la gradinata/curva dietro la porta.

Dopo esser stato ad Ibrox settimana scorsa, la doppia semifinale di Scottish Women’s Cup mi offriva un altro assist che non potevo sprecare non solo per ‘tick off’ il Bairnabeu, ma anche per poter finalmente vedere da vicino i Kelpies.

Partick Thistle v Glasgow City’s moments

Lo stadio, infatti, sorge proprio all’inizio dell’Helix Park, un parco molto grande e davvero molto ben curato in cui, dopo circa un miglio a piedi, si iniziano a vedere le due sculture, i Kelpies appunto, diventati in pochissimo tempo una delle attrazioni più visitate di Scozia.

Si tratta di due teste di cavalli acquatici, figure mitologiche, disegnati dallo scultore Andy Scott la cui costruzione è terminata nell’ottobre 2013 che sorgono dove inizia il pezzo aggiuntivo del Forth and Clyde Canal, un corso d’acqua che, come suggerisce il nome, collega il fiordo vicino con la Clyde (il fiume che bagna Glasgow).

Come detto, modo migliore per visitare i Kelpies (senz’auto, altrimenti guidare fino a lì è davvero molto comodo) è un treno per Falkirk e poi uno dei due bus, prima di incamminarsi dentro l’Helix Park.

The Kelpies

Sono rimasto piacevolmente sorpreso dalle sculture nonostante fossero già entrate nel mio personale immaginario, per la loro fattura (sono strutture di acciaio, alte 30 metri, ispirate ai Clydesdale Horses, cavalli davvero esistenti) e per l’impatto che hanno anche da vicino.

La camminata verso il Kelpies Hub (cosi si chiama la zona dell’Helix Park dove sorgono le due sculture) è stata un piacevolissimo interludio tra le due partite, con un pomeriggio lunghissimo di calcio femminile scozzese vissuto nel main stand del Bairnabeu.

I Kelpies visti dal canale

Prima gara in programma, con kick off 12pm, quella tra Hearts e Celtic. Partita che, alla vigilia, aveva un pronostico piuttosto scontato ma che le Jambos sono riuscite a tenere viva ben oltre i novanta minuti di gioco, costringendo le Hoops ai supplementari. Menzione particolare per Jacynta Galabadaarachchi, che abbiamo imparato a conoscere quando giocava al West Ham grazie al documentario della BBC, votata PFA Women’s Young Player of the Year e, dopo averla vista giocare dal vivo, posso confermare che il premio è più che meritato.

Momenti di Celtic v Hearts col faccione di un tifoso non imparziale…

Solo a pochi minuti dalla fine del secondo supplementare il Celtic è riuscito a trovare i due gol che hanno deciso il match, conquistando il diritto di giocare, domenica 29 maggio al Tynecastle Park, la finale – alla ricerca del double dopo aver vinto, lo scorso dicembre, la League Cup nella finale del Firhill Stadium contro le Glasgow City.

Per un clamoroso intreccio del destino, nella seconda semifinale si sono sfidate proprio City e Partick Thistle. In questa gara il pronostico era ancora forse più scontato ma le Jags hanno messo in campo una gara fatta di sacrificio, dedizione ‘operaia’, buona tecnica e nessun complimento che ha messo davvero in grossissime difficoltà le Glasgow City, forse la squadra scozzese dotata di maggior qualità.

Il risultato finale, 1-3 (per sorteggio, il Partick Thistle era squadra di casa) arriva al termine di un match che è comunque rimasto in bilico fino alla fine (il gol di Priscila Chinchilla, votata PFA Women’s Player of the Year, a chiudere ottimo spunto personale della neo-entrata Fulutudilu, ha chiuso i conti ma solo al 79′) e grande merito di questo va dato, come detto, alle Jags, sostenute da un pubblico numeroso e caloroso.

Copertina del match programme, purtroppo solo disponibile in versione elettronica

Celtic e Glasgow City si ritroveranno dunque in finale in cerca di, rispettivamente, double (come detto) e rivincita – ma per le City potrebbe essere anche ultima occasione per conquistare un trofeo quest’anno, dal momento che le Rangers Women (ieri vincitrici 1-2 in trasferta contro il Motherwell) con un pareggio nello scontro diretto in programma domenica prossima proprio contro le City diventerebbero campionesse di Scozia chiudendo un dominio di 14 stagioni delle arancionere.

La finale si giocherà al Tynecastle Park di Edimburgo domenica 29 maggio, diretta televisiva su BBC Alba quindi kick off fissato per le 4.10pm. Difficile fare un pronostico per quella gara, la differenza la farà molto probabilmente l’approccio mentale delle due squadre che avranno due settimane di inattività (con la stagione di SWPL1 che si chiude il 15 maggio) per preparare la sfida.