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Inter Women all’Arena Civica, finalmente

Lo skyline di Milano che si vede dai gradoni dell’Arena Civica

Inauguro con questo post una nuova categoria, “il calcio delle altre – il calcio degli altri” dove parlerò di partite o di argomenti che non interessano direttamente il calcio scozzese.

Lo avevo già fatto con Alba Ovale, il mio blog sul rugby scozzese, e sinceramente mi stupisco di essere arrivato solo ora ad aggiungere questa categoria qui, ma diciamo che l’evento di cui parlo meritava, da solo, una categoria.

Sono infatti riuscito, due settimane fa, a vedere una partita dell’Inter all’Arena Civica di Milano, un luogo storico per chi ha a cuore i colori nerazzurri (ma non solo) perché, dal 1930 al 1947 (dovendo anche cambiarsi il nome in Ambrosiana su richiesta del regime) l’Inter aveva giocato qui le sue gare casalinghe.

Ingresso in campo delle due squadre

L’Arena Civica, intitolata a Gianni Brera (giornalista sportivo pavese) nel 2002, è stata completata nel 1805 e inaugurata nel 1807 con una battaglia navale (una naumachia, come quelle che i Romani facevano nei propri anfiteatri). Nel 1910, ha ospitato la prima gara di sempre della Nazionale Italiana (maschile), contro la Francia e nel corso della sua storia ha assistito a diversi eventi, non solo sportivi e talvolta drammatici (come la fucilazione di otto antifascisti nel dicembre 1943) dal suo posto d’onore all’interno del Parco Sempione.

Insomma, l’Arena (che è stata anche casa del rugby italiano, oltre che del Brera Milano) è davvero un luogo ricco di storia e la decisione dell’Inter di farla tornare casa, della squadra femminile stavolta, mi ha deciso a prenotare una vacanza in Italia.

La gara che ho scelto è quella, sempre ricca di fascino, tra Inter Women e Juventus Women. L’Inter, che nel mercato di gennaio si è rinforzata con l’arrivo, tra le altre, della nazionale azzurra Annamaria Serturini dalla Roma e Lina Magull, una delle mie giocatrici preferiti e una delle migliori centrocampiste offensive d’Europa, dal Bayern München, ospita la Juventus seconda in classifica e unica, vera avversaria della Roma sulla strada per il secondo scudetto consecutivo.

La gara è in programma mercoledì 14 febbraio, con kick off fissato per le 19 ora locale e ingresso gratuito previa registrazione sul sito dell’Inter. Io arrivo da Saronno in tarda mattinata e ne approfitto, scendendo dal treno alla stazione di Cadorna, per fare due passi e vedermi l’Arena anche con la luce del giorno.

La Palazzina Appiani, parte della tribuna centrale dell’Arena Civica

In serata, poi, con un’ora di anticipo sul fischio d’inizio, percorro a piedi le poche centinaia di metri che separano la mia stanza dalla struttura e mi preparo, come sempre, a godermi anche tutto il riscaldamento.

Non saremo in tanti, purtroppo, perché orario e giornata (San Valentino) non sono davvero congeniali ma a me, personalmente, il numero di spettatori presenti è un dato che, quella sera, non mi interessa.

Una fase della prima frazione di gioco, con l’Inter in attacco

La Juventus, ispirata da Cristiana Girelli, domina il primo tempo e si porta subito avanti di due reti, con la doppietta di Echegini, fissando il punteggio sullo 0-2 con cui, nonostante l’Inter nella ripresa provi a costruire qualcosa, si chiude il match.

La mia terza gara di Serie A Femminile, la prima all’Arena Civica, si chiude con una passeggiata verso l’hotel e mi lascia ricordi che resteranno per sempre con me.

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Erin Cuthbert ha trascinato il Chelsea Women ai quarti di UWCL

Poco più di un mese fa, mercoledì 24 gennaio, ero a Londra per la sfida tra Chelsea Women e Real Madrid Femenino, che si sfidavano in una gara valida per il quinto turno della fase a gironi della UEFA Women’s Champions League.

Avevo voglia di vedere, di nuovo, il Chelsea a Stamford Bridge e mi ero prenotato biglietto della gara, volo e albergo con un paio di mesi di anticipo, considerando che quella contro il Real Madrid avrebbe potuto essere una gara decisiva per i destini del gruppo D.

Lo era, infatti, ma solo per il Chelsea perchè le madrilene, dopo il pareggio conquistato proprio contro il Chelsea nella gara di andata, non erano più riuscite a raccogliere punti, risultato deludente e, alla vigilia, piuttosto difficile da pronosticare.

La mia sciarpa, e il match programme della sfida

Il Chelsea, invece, aveva fatto un po’ fatica ma era riuscito, contro Häcken e Paris FC, a prendersi i punti che rendevano, di fatto, la gara di fine gennaio decisiva: con una vittoria, infatti, le Blues avrebbero conquistato il passaggio ai quarti di finale della competizione europea, vero obiettivo stagionale per dare il miglior sending off possibile ad Emma Hayes, che dalla prossima stagione sarà head coach della nazionale femminile degli Stati Uniti.

Il Chelsea, che doveva fare a meno di Sam Kerr (infortunatasi al crociato, stagione finita per l’attaccante australiana) ha faticato oltre il previsto per avere la meglio di avversarie senza particolari motivazioni ma, con un rigore di Guro Reiten e un goal di Erin Cuthbert (ufficialmente assegnato come autogol alla portiere del Real, Chavas) era riuscito a prendersi la vittoria che serviva.

Un momento del primo tempo della sfida tra Chelsea Women e Real Madrid Femenino

Il Real Madrid, in cui spiccava la presenza di Linda Caicedo, talentuosa attaccante colombiana messasi in luce nell’ultima edizione della Coppa del Mondo e ispirata da Athenea del Castillo, autrice del goal del momentaneo 1-1, aveva dato non poco filo da torcere alla campionesse d’Inghilterra che, come accaduto già altre volte nel corso della stagione, erano scese in campo un po’ troppo contratte.

Erin Cuthbert, che quella sera era capitana delle Blues, aveva comunque saputo guidare le compagne ad un risultato importantissimo, che toglieva pressione all’ultima trasferta europea (a Parigi) e poteva permettere ad Emma Hayes e al suo staff di concentrarsi sulle gare di Women’s Super League.

Il Chelsea, infatti, vuole confermare la vittoria del titolo domestico per il terzo anno di fila ma, con la concorrenza di Arsenal e Manchester City, l’obiettivo è tutt’altro che facile da ottenere.

Stamford Bridge

Sempre un onore poter vedere una gara a Stamford Bridge per me, alla mia seconda partita nella casa del Chelsea e prima sotto i riflettori. Sono arrivato e tornato in metropolitana, dormendo in zona Gloucester Rd, e il pre-partita è corso via tranquillo. Prima volta nel main stand dello stadio, con una visuale davvero ottima – nonostante io preferisca sempre vedere le partite da dietro la porta, quando ho acquistato il biglietto entrambi i settori dietro le porte erano ancora chiusi.

Il Chelsea sfiderà, il 19 marzo, l’Ajax nell’andata del quarto di finale ad Amsterdam, prima di ospitare le olandesi a Londra una settimana più tardi. Se dovessero riuscire a passare il turno, le Blues potrebbero incontrare SK Brann o Barcelona, in un replay/rivincita della semifinale dello scorso anno.

La finale di UWCL è in programma a Bilbao sabato 25 maggio. Biglietto aereo e alloggio sono già prenotati, vediamo chi ci raggiungerà.