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La grande stagione delle Hearts Women si è chiusa in… Paradise

Squadre schierate al centro del campo e la coreografia degli Ultras del Celtic

Non c’era posto e modo migliore per chiudere una stagione indimenticabile se non di fronte ad un pubblico record per competizioni domestiche femminili in Scozia (15,822 spettatori) e in un contesto, il Celtic Park di Glasgow contro le Celtic Women ancora in corsa per il titolo, di altissimo livello.

La stagione di SWPL1, la prima dopo la riforma e con lo split, arriva all’ultima giornata con tre squadre ancora in lotta per proclamarsi Champions of Scotland.

Le Rangers Women, campionesse in carica, ospitano ad Ibrox le Glasgow City che guidano la classifica con due punti di vantaggio sulle rivali di giornata e sulle Celtic Women che, invece, sfidano le Hearts Women al Paradise,

Una vittoria delle City renderebbe inutile il risultato dell’East End di Glasgow, qualunque altra combinazione (pareggio o vittoria delle Rangers) darebbe il titolo alle Ghirls. In settimana, quindi, si decide di spostare la gara dall’Excelsior Stadium di Airdrie (casa delle Celtic Women) al Celtic Park, dove solo pochi giorni prima le ragazze di coach Fran Alonso avevano riaperto i giochi battendo 3-1 proprio le Glasgow City.

Riscaldamento pre-partita delle Hearts Women

Bisogna attendere fino a giovedì per avere i biglietti a disposizione per i tifosi delle Hearts ma, a differenza di quanto mi aspettavo, il settore ospiti del Celtic Park rimane chiuso. Ci danno quattro file in un settore laterale, circondati dai tifosi di casa e con accessi in comune, dandomi ancora di più l’impressione di giocare, davvero, in trasferta forse per la primissima volta da quando seguo le Hearts Women.

La Green Brigade, gli ultras al seguito del Celtic, si sposta nel settore sud come nel match contro le City e si rende partecipe di un pomeriggio intenso, di tifo continuo che comincia ancora prima dell’ingresso in campo delle squadre – arrivo allo stadio che manca meno di un’ora al kickoff, fissato per le 4.10pm, ma il loro settore è già praticamente pieno – e si chiude ben dopo il fischio finale, nonostante la festa per la conquista del titolo dev’essere rimandata di una stagione.

La coreografia degli Ultras del Celtic

Il goal messo a segno da Lauren Davidson al minuto 92 della gara di Ibrox, infatti, permette alle Glasgow City di mantenere i due punti di vantaggio sulle Hoops e di alzare il trofeo al cielo, tornando campionesse di Scozia dopo una sola stagione di attesa e sottraendo il titolo proprio alle Rangers, che settimana prossima, ad Hampden, sfideranno le Celtic Women nella finale di Women’s Scottish Cup, una gara dal pronostico apertissimo.

Per quanto riguarda la nostra squadra, le Hearts Women, la prestazione messa in campo ieri è stata quella che ci si aspettava e il modo migliore per salutare una stagione che ci ha regalato tantissime soddisfazioni. Dopo aver schierato una squadra sperimentale settimana scorsa ad Oriam contro le Rangers, coach Eva Olid si presenta al Celtic Park con Timms che, recuperata dall’infortunio, si riprende il posto al centro dell’attacco e Sampson, anch’essa assente da qualche settimana, che si siede in panchina ma trova spazio, finalmente, nella ripresa.

Un momento della gara tra Celtic Women e Hearts Women

Le motivazioni sono, ovviamente, diverse ma le Celtic Women trovano il goal del vantaggio solo nei minuti finali della prima frazione, vantaggio che, va detto, è meritato per quanto visto in campo. Natasha Flint raddoppia nella ripresa ma le Hearts restano concentrate e, anche dopo i numerosi cambi, non perdono mai la bussola chiudendo con una sconfitta (2-0) ma uscendo a testa altissima.

Si chiude cosi la stagione 2022/23, con le Hearts Women al quarto posto con 49 punti frutto di quattordici vittorie e sette pareggi, con le Glasgow City, come detto, campionesse e con le Celtic Women qualificate per la Women’s Champions League. Nella parte bassa della classifica, le Glasgow Women & Girls chiudono con trentadue sconfitte in altrettante giornate e la prossima stagione giocheranno in SWPL2, da cui invece le Montrose Women sono state promosse in SWPL1. Le Hamilton Accies giocheranno lo spareggio con le Gartcairn Women, club di Airdrie, tra due settimane a Cumbernauld per decidere l’ultima squadra che prenderà parte alla SWPL1 nella stagione 2023/24.

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Gorgie rules!

Hearts Women v Hibs, al tramonto

Le Hearts Women avevano alcuni obiettivi, in questa stagione, e sono riuscite a centrarli tutti.

Primo, finire nella top-six, poi una volta ottenuta la certezza di giocare lo split con le migliori cinque, arrivare al quarto posto. Poi, vincere un derby in stagione (senza perdere mai, nemmeno una volta, contro le Hibs).

L’ultimo obiettivo è stato centrato mercoledì scorso ad Oriam quando, nell’ultimo derby stagionale e di fronte al primo sold-out dell’annata, le ragazze di coach Eva Olid sono prima scappate (2-0 a fine primo tempo grazie a due goal capolavoro), poi hanno resistito al ritorno delle avversarie che sono riuscite solo ad accorciare le distanze e quasi, a tempo scaduto, a prendersi un punto – ma Charlotte Parker-Smith, con un prodigioso salvataggio, aveva garantito la vittoria.

Una vittoria, la prima sulle rivali di Leith, arrivata come detto in maniera meritata e come ciliegina sulla torta di una stagione che davvero entrerà nella storia del club.

Gorgie rules, insomma, e pazienza se domenica scorsa la squadra pressoché sperimentale messa in campo da Olid non ha avuto scampo contro le Rangers Women, che non solo avevano bisogno di una vittoria ma anche di segnare più goal possibili e si sono presentate ad Oriam con il loro miglior undici possibile (con la sola Nicola Docherty in panchina ma entrata in campo ad inizio secondo tempo). Oltretutto, dopo il pareggio ottenuto a Cumbernauld solo un paio di settimane fa, le Gers non potevano più permettersi ulteriori passi falsi.

La sconfitta (0-6) è arrivata al termine di una gara a senso unico in cui le giovani Hearts, pur lottando su ogni pallone, sono state impotenti difronte allo strapotere tecnico e fisico delle Campionesse di Scozia in carica ma coach Olid, al termine della gara di mercoledì con le Hibs, aveva avvisato un po’ tutti: la nostra stagione, di fatto, si chiude qui e possiamo andare in vacanza – contando anche il grande numero di giocatrici infortunate (cui, purtroppo, si somma anche Penman).

Hearts e Rangers entrano in campo

È notizia di oggi, però, che l’ultima gara dell’annata, decisiva per i destini del campionato, si giocherà al Celtic Park anziché ad Airdrie, mentre qualche miglio più ad ovest, ad Ibrox, Rangers Women e Glasgow City si sfideranno in un match che avrà, come detto, ripercussioni anche sulla gara del Paradise.

Il Celtic Women deve solo vincere, provando a marcare più goal possibili. Un pareggio o una vittoria delle Rangers regalerebbero il titolo alle Ghirls, a patto che le rivali di sempre segnino due goal in meno di loro. Un successo delle City chiuderebbe i giochi riportando il titolo, dopo una sola stagione, al Petershill Park.

Per noi, per le Hearts Women, sarà un pomeriggio lungo e difficile, molto probabilmente, ma chiudere questa stagione clamorosa al Celtic Park di fronte ad un potenziale pubblico-record per la SWPL1 sarà comunque un bel modo per rendere ancora più speciale una stagione già storica.

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Th4nks He4rts! Le Jambos hanno conquistato il quarto posto in classifica finale con tre giornate di anticipo

Glasgow City e Hearts schierate a metà campo prima dell’inizio del match, ininfluente ai fini della classifica con le Jambos già sicure del quarto posto

La stagione di SWPL1 non è ancora finita ma le Hearts Women, ieri pomeriggio, hanno potuto festeggiare un traguardo che, solo un anno fa, sembrava quasi utopico.

Le Jambos, infatti, hanno conquistato il quarto posto in classifica con quattro giornate di anticipo e ancora prima di scendere in campo ieri pomeriggio al Petershill Park per la sfida contro la capolista Glasgow City.

Il match programme della partita di ieri

La sconfitta delle Hibs in casa contro le Rangers Women, arrivata nei minuti finali, ha infatti reso le Hearts irraggiungibili per le rivali cittadine che siedono a dieci punti di distacco ma con soli nove punti disponibili nelle ultime tre giornate. Il derby in programma mercoledì prossimo sarà quindi inutile ai fini della classifica e un momento per tutti i tifosi per celebrare una stagione incredibile.

Nelle ultime due uscite le Hearts hanno conquistato un punto, in casa contro il Partick Thistle mercoledì scorso, e sono uscite sconfitte ieri pomeriggio contro le Glasgow City ma giocando in 10 (per l’espulsione di Jenny Smith) per quasi tutto il secondo tempo – concedendo due goal solo dopo essere andate in inferiorità numerica.

Un momento di Hearts v Partick Thistle

Mercoledì sono riuscito ad arrivare ad Oriam ma in ritardo, avendo lasciato la Edinburgh Playhouse (dove ho assistito allo spettacolo SIX the musical) alle 7pm e dovendo coprire le 8 miglia che separano il teatro con Oriam in bus. Arrivo al campo con le Hearts già avanti nel punteggio (1-0, goal di Smith) ma riesco a vedere ben più di un’ora di gara, nonostante tutto. Il primo tempo vede le Jambos in controllo ma nella ripresa la stanchezza di una stagione lunghissima, la panchina sempre più corta a causa dei continui infortuni e la pressione di giocare gare di alto livello ogni tre giorni si fanno sentire.

Il Partick Thistle torna in campo più determinato e chiude le Hearts nella propria metà campo, trovando il goal del pareggio su calcio d’angolo e costringendo, in più di un’occasione, Charlotte Parker-Smith agli straordinari.

Il rinnovato ingresso del Petershill Park

Il pareggio (1-1) poteva lasciare un po’ di amaro in bocca perché le Jambos, pur avendo sempre sofferto negli scontri diretti con le Jags, siedono ben al di sopra delle rivali in classifica ma, considerando a che punto siamo della stagione, ogni risultato positivo va celebrato.

Quel punto, infatti, sarebbe diventato fondamentale solo qualche giorno più tardi, come detto, grazie alla sconfitta delle Hibs a Meadowbank nel match giocato all’ora di pranzo di domenica.

Alle 4.10pm, con diretta tv su BBC ALBA, le Hearts hanno sfidato le Glasgow City nell’ultima gara stagionale al Petershill Park – dove, tra SWPL1 e Women’s Scottish Cup, hanno giocato ben cinque volte. Andate a riposo sotto 1-0 ma al termine di un primo tempo gestito senza particolari affanni, nella ripresa l’inferiorità numerica ha fatto la differenza e le padrone di casa, ispirate da una Linda Motlhalo in giornata di grazia, hanno allungato chiudendo il match sul 3-0.

Un momento del primo tempo tra Glasgow City e Hearts

Come detto, tre gare al termine della stagione e due saranno in questa settimana, entrambe ad Oriam contro, rispettivamente, Hibs (dispiace che il derby non si possa giocare al Tynecastle Park) e Rangers, prima di chiudere all’Excelsior Stadium di Airdrie contro le Celtic Women domenica 21 maggio.

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Un rigore di Ciara Grant al 94′ regala un pareggio clamoroso alle Hearts Women al Broadwood Stadium!

L’ingresso in campo delle squadre

Un altro rigore di Ciara Grant, arrivato ancora più tardi di quello che aveva permesso alle Jambos di restare imbattute in stagione contro le Hibs, ha regalato un punto importantissimo per morale e classifica nel match di ieri pomeriggio contro le Rangers Women.

Per la seconda volta in questa stagione, dopo lo 0-0 casalingo di gennaio, le Hearts Women si prendono punti contro le Rangers e ieri, per la prima volta, addirittura in trasferta e dovendo fare a meno di sette giocatrici infortunate – e di Georgia Timms che ha lasciato il terreno di gioco al 20′.

La gara di ieri è la prima di un ciclo davvero ‘di ferro’ che vedrà le Hearts impegnate ogni tre giorni nelle prossime due settimane. Certo, lo split ha portato gare più competitive nella seconda parte di stagione e creato ulteriore interesse attorno alla SWPL ma, onestamente, va ammesso che copiare la struttura della Premiership maschile senza dare alle ragazze le stesse opportunità a livello di supporto, campi di gioco, orari dei calci d’inizio porta ad uno stress fisico e, immagino, anche mentale cui molte giocatrici non erano abituate.

Si gioca troppo anche nel calcio femminile, quindi, e chi governa il Beautiful Game dovrebbe rendersene conto e agire di conseguenza.

Un momento della ripresa, con scorcio delle colline nell’angolo

Intanto, quest’anno ormai siamo entrati nell’ultimo mese della stagione e dobbiamo fare con quello che abbiamo. Eva Olid, head coach delle Hearts Women, aveva ammesso senza problemi che avrebbe fatto turnover per consentire a tutte le ragazze di arrivare nel modo migliore possibile alle gare che sono il vero target delle Jambos, ovvero gli scontri diretti con Hibs e Partick Thistle per il quarto posto, mentre le gare contro le top-threes sono un banco di prova per future ambizioni, un test per capire lo stato attuale del gruppo e offrono lezioni da cui imparare.

Ieri, come detto, le Hearts sono arrivate al Broadwood Stadium di Cumbernauld con tante assenze e senza particolari assilli, contando il vantaggio di otto punti sulle Hibs, e da assolute underdog, anche considerando che le Rangers Women, dopo le vittorie raccolte nelle ultime uscite e il contemporaneo passaggio a vuoto delle Glasgow City, avevano riaperto clamorosamente la corsa per confermarsi Campionesse di Scozia.

Away days…

Decido di affrontare la trasferta in treno, quindi viaggio da Haymarket a Croy e poi a piedi mi dirigo allo stadio. Ho visto, ieri, la prima partita di calcio al Broadwood Stadium ma ero già stato li diverse volte, l’ultima sei anni fa, perché lo stadio ha ospitato per tre stagioni le gare della Scozia Femminile nel Women’s 6 Nations. Non avevo un gran ricordo del posto, anche perché le gare erano sempre in programma di venerdì sera, tra febbraio e marzo, e il freddo e il vento erano fattori che avevano influenzato, negativamente, le mie esperienze.

Il Broadwood Stadium durante l’acquazzone che mi ha accompagnato per metà del mio viaggio di andata

Ieri sono arrivato completamente fradicio allo stadio grazie ad un acquazzone abbattutosi quando ero ormai praticamente a metà del miglio che separa la stazione dalla casa delle Rangers Women ma, almeno al ritorno, ho avuto la possibilità di farmi una passeggiata rilassante per prendere il mio treno verso casa.

Ero stato una sola volta nel main stand del Broadwood Stadium e non ricordavo che la visuale, da lì era davvero ottima e negli angoli si potevano anche intravedere scorci del paesaggio collinare che circonda la struttura.

In campo, come detto, le Rangers erano strafavorite ma, ancora una volta, le Hearts Women hanno dimostrato di essere una squadra che non molla mai, hanno dimostrato di avere un grande carattere e, parafrasando uno striscione della Gradinata Nord, “un cuore grande cosi”.

Il cerchio delle Hearts Women a fine gara, col tabellone che ci ricorda il risultato finale

Si va a riposo sotto 1-0 grazie al goal di Sam Kerr e nella ripresa, più di una volta, le padrone di casa hanno sprecato grandi occasioni per chiudere il match ma nell’ultima azione, Michie viene stesa in area dalla difensore centrale delle Rangers. L’arbitro non ha dubbi e assegna un rigore che Ciara Grant, ancora lei, trasforma con freddezza regalandoci un punto meritato.

A fine gara, assieme agli altri Jambos presenti in tribuna (molti più di quanti onestamente mi aspettassi) mi fermo per ringraziare ed applaudire le ragazze, poi come detto camminata verso Croy e poi bus verso casa.

Mercoledì ad Oriam le Hearts attendono il Partick Thistle, ieri battuto (0-2) dalle redivive Glasgow City, mentre domenica si farà visita proprio alle capoclassifica al Petershill Park. Farò di tutto per esserci, stay tuned per foto e mio commento.