Alla fine, il conto totale dei biglietti venduti è di 11,366. Undicimilatrecentosessantasei biglietti venduti per una partita giocata a porte chiuse e trasmessa in diretta televisiva su BBC Scotland, quindi gratis – o, meglio, compresa nel canone annuale che, anche qui, si paga per vedere i canali “generalisti”.
Dopo otto anni, i tifosi degli Hearts sono riusciti a ricambiare il grande gesto compiuto dall’Inverness Caledonian Thistle nel 2013. Quando i Jambos erano infatti in amministrazione, il club rossoblu aveva offerto di donare agli Hearts £5 per ogni tagliando del settore ospiti per lo scontro diretto che, in quella stagione, si giocava in Premiership.
Venerdì sera, invece, le due squadre si sono affrontate al Caledonian Stadium per un match di Championship con punti importanti per la classifica di entrambe. Gli Hearts sono in vetta, con un buon vantaggio sulle dirette inseguitrici ma offrendo prestazioni, ultimamente, ben al di sotto delle aspettative mentre i Caley Jags si trovano a metà classifica e inseguono un posto nei playoffs.
Son stato una volta ad Inverness ma non sono mai stato allo stadio – appena sarà possibile viaggiare ancora, è decisamente in cima alla mia lista. Il Caledonian Stadium sorge a pochissimi metri dal mare, ha una capienza nominale di 7,822 e vanta un record di presenze “reali” di 7,753 stabilito nel 2008 per una gara contro i Rangers.
Come un po’ tutti ad Inverness hanno ammesso, quando è stata lanciata l’iniziativa di “raccolta fondi” attraverso la vendita di biglietti virtuali, nessuno si sarebbe minimamente aspettato di avvicinarsi al record stabilito “in presenza”, figuriamoci di batterlo e con cosi grande scarto.
Ma con più di mille tagliandi venduti un’ora e mezza dopo aver lanciato l’iniziativa, il record di presenze era davvero una possibilità. L’iniziativa prevedeva due livelli: £5 per biglietto della gara da stampare online, £10 per biglietto cartaceo emesso dal club e lettera di ringraziamento, entrambi firmati da John Robertson, manager dell’ICTFC e leggenda degli Hearts (The Hammer of the Hibs il suo soprannome).
Robbo, purtroppo, non era presente in panchina venerdì sera dopo che il club gli ha garantito un permesso illimitato a causa di un lutto famigliare, ma ha comunque firmato di suo pugno tutte le lettere e i biglietti venduti.
Per l’occasione, dopo tre anni e mezzo, l’Inverness ha anche deciso di produrre un match programme che, venduto online e consegnato in tempo per la gara, ha permesso a tutti gli appassionati di vivere una serata “diversa”e, nonostante la pandemia ci abbia ormai costretto a più di un anno di assenza dagli stadi, ci ha permesso di assaporare un po’ più da vicino l’esperienza di una gara “dal vivo”.
La partita, in sé, è stata tutt’altro che un classic e si è chiusa sull’1-1 (Inverness in vantaggio, pareggio di Boyce per gli Hearts), le squadre si sono prese un punto a testa importante per il prosieguo stagionale di entrambe.
I tifosi, invece, hanno scritto una pagina di storia di questo meraviglioso sport.
Tutte le strade portano ad Hampden 