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Genoa Women al “Gambino” di Arenzano, quasi come essere ad Arbroath

Il Genoa Women a fine partita sotto la tribuna a ringraziare i tifosi

Nel febbraio scorso ho realizzato un paio di “sogni” che avevo nel mio personale cassetto calcistico. Uno era quello di vedere una partita dell’Inter (Women) all’Arena Civica di Milano, l’altro ero quello di vedere almeno una gara del Genoa Women.

La gara scelta per l’occasione era quella tra le padrone di casa e l’Hellas Verona Women, entrambe le squadre navigavano nella metà alta della classifica della Serie B Femminile e quella era la gara che, durante il mio ultimo viaggio in Italia, le Grifone giocavano tra le mura amiche del “Gambino” di Arenzano.

Un momento della sfida e, sullo sfondo, il mare

Ora, sinceramente io preferirei veder giocare sempre il Genoa (qualunque squadra) a Genova, ma considerando che Arenzano ha un rapporto particolare coi colori rossoblu e che lo Stadio Gambino è uno dei più vicini al mare che io conosca, per questa volta ho fatto un’eccezione e mi sono messo in viaggio verso la cittadina del Ponente nella tarda mattinata di domenica 18 febbraio.

Il kick off era in programma per le 14:30 ma, considerando il clima clamorosamente (e, direi, pericolosamente) mite per metà febbraio, oltre alla location dello stadio (che sorge proprio sulla passeggiata che unisce Arenzano a Cogoleto), siamo arrivati con un po’ di anticipo per riuscire a parcheggiare l’auto nelle vicinanze e goderci anche il pre-partita.

Tra Genoa e Verona c’è da sempre una grandissima rivalità che, però, non è stata esportata al calcio femminile. Il match si gioca di fronte ad un buon pubblico, con molti tifosi che si fanno anche sentire con cori per tutta la partita, e come detto in condizioni climatiche davvero inusuali, anche a queste latitudini.

Avevo voglia, come detto, di vedere dal vivo una gara del Genoa Women ma non ero pronto per lo spettacolo che la location dello stadio offriva, nonostante veda costantemente gli highlights delle partite. Il “Gambino” sorge a pochissimi metri dalla scogliera e mi dà subito delle sensazioni che ricordano quelle del Gayfield Park di Abroath, lo stadio (fino a quel giorno) più vicino al mare in cui avevo visto una partita di calcio (due, ad esser pignoli, ed entrambe due amichevoli tra l’Arbroath e gli Hearts).

Bargi festeggia il goal

La gara è molto bella e combattuta, con le squadre che chiudono sull’1-1 (il Genoa passa in vantaggio nel primo tempo grazie ad un rigore di Bargi, l’Hellas Verona pareggia in avvio di ripresa) e diciamo che il risultato, per come è andata la partita, è giusto.

La partita chiude il mio personale trittico italiano, apertosi mercoledì 14 febbraio all’Arena Civica di Milano per la sfida tra Inter Women e Juventus Women e proseguito, sempre a Milano (ma stavolta a San Siro) venerdì 16 con il match di Serie A maschile tra Inter e Salernitana. Una settimana molto intensa, sia dal punto di vista fisico (con diversi viaggi in treno) sia emotivo, ma che difficilmente dimenticherò e che la sfida di Arenzano ha reso ancora più speciale, se possibile.

Tutto il Genoa viene sotto la tribuna a ringraziare il pubblico presente per il sostegno, poi con calma ci incamminiamo verso la macchina e verso casa. Il traffico, dovendo attraversare Genova per tornare a Levante, è piuttosto intenso (la giornata, come detto, era perfetta sia per una partita, sia per una passeggiata sul mare e addirittura per un gelato, ma va anche considerato che quello era anche l’ultimo weekend di carnevale) ma niente riesce a rovinarmi l’esperienza e il ricordo di una giornata vissuta quasi “comme à Arbroath“.

Il sole a picco, lo scorcio del golfo alle spalle della porta e, un po’ al buio, il Genoa Women difende un calcio d’angolo nel primo tempo

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Rugby lover e blogger. Collaboratore di OnRugby come corrispondente dalla Scozia dal 2016. Mi sono lentamente ma inesorabilmente appassionato alla palla ovale e dal 2008 ho iniziato a scrivere di rugby, collaborando con lameta, mondorugby.com e portando l'ovale dentro SportPeople. Dal 2013 ho partecipato come corrispondente dalle Home Nations all'avventura di DotRugby e ho collaborato con The Sport Review, InsideRugby Italia, The Offsideline, SCRUM Magazine, il sito ufficiale delle Zebre Rugby - per cui ho curato la fase finale del Pro12 stagione 2013/'14 - e il sito ufficiale del Guinness Pro12 (sezione in italiano). "Alba Ovale" è un progetto pensato nel 2012 e partito nel 2013, per far conoscere il "dietro le quinte" del rugby scozzese al pubblico italiano appassionato di rugby. Dalla Scozia, guarda al mondo celtico e alle Home Nations, con attenzione anche alle vicende del rugby italiano e internazionale.

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