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Calcio e letteratura, ovvero il McDermid Stand di Stark’s Park (e il ritorno di Rudi)

Il McDermid Stand (away stand) di Stark’s Park, casa dei Raith Rovers

Di tutti i posti che ho girato con il fine di vedere una partita di calcio, Kirkcaldy è di sicuro uno di quelli che mi hanno colpito di più.

Premessa: da quando mi sono trasferito in Scozia nell’ottobre 2012, non ho mai guidato e di conseguenza mi sono sempre spostato coi mezzi pubblici. Ho perso, forse, qualche occasione di visitare paesini sperduti ma nel contempo posso bere una pinta prima o dopo la partita senza rischiare patente e fedina penale e ho avuto occasione di vedere scenari davvero interessanti.

Uno di questi è la tratta in treno da Edimburgo a, appunto, Kirkcaldy, col treno che dopo essere passato sul sempre scenografico e meraviglioso Forth Bridge corre lungo la costa di Fife, dandoti la possibilità di vedere la capitale da un inusuale punto di vista.

Kirkcaldy, in sé, é una cittadina tipica del “regno di Fife” e tolta la vista sul mare (e un castello che, purtroppo, non ho ancora avuto modo di visitare, cosi come l’arena del ghiaccio casa dei Fife Flyers di EIHL) l’interesse principale, per me, lo riveste la squadra locale, i Raith Rovers.

Allora, dico subito che nonostante i fatti recenti (marzo scorso, discussione animatissima su cosa fare della stagione dopo lo stop dovuto alla pandemia, Raith Rovers che si schierano con Dundee United per chiuderla e assegnare promozione/retrocessione con classifica congelata a quel punto della stagione) ho un debole per questo club per i seguenti motivi: Stark’s Park, Val McDermid (e Rudi Skacel, che come vedrete sarà spesso presente nei miei racconti).

Partiamo da Rudi, che aveva deciso di tornare in Scozia nell’estate 2016 e aveva scelto proprio i Rovers (grazie al fatto che, allora, il manager fosse un’altra leggenda degli Hearts, Gary Locke). Il terzo debutto di Skacel in Scozia era fissato per il 30 luglio 2016, nel match di Betfred Cup (League Cup) contro l’Alloa e, ovviamente, non potevo mancare.

Quindi treno da Haymarket Station fino a Kirkcaldy, poi a piedi dalla stazione allo Stark’s Park (una ventina di minuti circa, dipende da quanto veloce camminate). Nota di colore: prendetevi il lato destro del treno e, se possibile, il posto al finestrino. Oltre allo scenario offerto dal Firth of Forth, poco prima di arrivare a destinazione vedrete Stark’s Park apparire in tutto il suo splendore.

Rudi si riscalda assieme ai nuovi compagni

Prima volta per me nella casa dei Raith Rovers (non sarà l’ultima, quella stagione sono tornato altre due volte contro St Mirren e Dunfermline), occasione di tick un altro stadio dalla mia lista e di vedere, finalmente, il McDermid Stand (settore ospiti) che è dedicato in onore del padre di Val McDermid ma è sponsorizzato, al momento, proprio dal sito di Val McDermid.

Negli anni ho imparato ad apprezzare Val McDermid, prolifica scrittrice di gialli nativa proprio di Kirkcaldy, grandissima tifosa dei Raith Rovers tanto da diventarne uno degli sponsor – il suo sito ufficiale, valmcdermid.com è anche sponsor ufficiale della squadra. Val, come la chiamano i suoi fans, pubblica un libro all’anno, ha vissuto per qualche tempo in Italia e ha ambientato qualche libro nel Belpaese e questo è un altro motivo di vicinanza, oltre ad essere da sempre una sostenitrice dell’indipendenza della Scozia.

In Scozia non c’è nessun altro club sponsorizzato da una scrittrice (figuriamoci uno stand) e questo di per sé rende Stark’s Park un posto particolare, non bastasse la geometria del Main Stand che, dovendo seguire il corso della strada che lo costeggia, forma un cuneo con lo stand di casa – da vedere!

Il Main Stand di Stark’s Park, casa dei Raith Rovers

Cosi come, se si ha tempo, val la pena visitare il museo (Kirkcaldy Galleries) che si trova davvero a due passi dalla stazione. Oltre a conoscere la storia di Kirkcaldy, c’è una sezione dedicata al club locale, alla clamorosa vittoria in League Cup del 1994 (ai rigori contro il Celtic) e al racconto delle persone che per festeggiare il trionfo, secondo un commentatore (scozzese, oltretutto) della BBC, “they’ll be dancing in the streets of Raith tonight!

Altro aneddoto, ho avuto modo di parlare con Val McDermid durante la sessione di firma dopo la presentazione del suo libro nell’estate 2016 all’Edinburgh Book Festival (evento che va in scena in agosto e che consiglio a tutti di vivere, almeno una volta). Non ho resistito, ovviamente, a chiederle cosa pensasse della firma di Rudi e abbiamo parlato per un paio di minuti di calcio.

Quando mi chiedono perché mi piace il calcio, nonostante tutte le derive del calcio moderno, beh qui ci sono tante buone ragioni.

Author:

Rugby lover e blogger. Collaboratore di OnRugby come corrispondente dalla Scozia dal 2016. Mi sono lentamente ma inesorabilmente appassionato alla palla ovale e dal 2008 ho iniziato a scrivere di rugby, collaborando con lameta, mondorugby.com e portando l'ovale dentro SportPeople. Dal 2013 ho partecipato come corrispondente dalle Home Nations all'avventura di DotRugby e ho collaborato con The Sport Review, InsideRugby Italia, The Offsideline, SCRUM Magazine, il sito ufficiale delle Zebre Rugby - per cui ho curato la fase finale del Pro12 stagione 2013/'14 - e il sito ufficiale del Guinness Pro12 (sezione in italiano). "Alba Ovale" è un progetto pensato nel 2012 e partito nel 2013, per far conoscere il "dietro le quinte" del rugby scozzese al pubblico italiano appassionato di rugby. Dalla Scozia, guarda al mondo celtico e alle Home Nations, con attenzione anche alle vicende del rugby italiano e internazionale.

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