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Three is the magic number per le Hearts Women che continuano il grande inizio stagionale

Uno spettacolare tramonto ha accolto l’ingresso in campo delle squadre ieri sera

Tre vittorie casalinghe, su altrettante gare giocate, secondo clean-sheet consecutivo, un’attaccante (Georgia Timms) che si è adattata clamorosamente bene al nuovo campionato, Katie Rood che finalmente ha trovato il goal che, sono sicuro, le permetterà di sbloccarsi e mostrare tutto il suo valore. Una prestazione convincente contro un’avversaria, il Dundee United, arrivato nella Capitale per confermare le buone impressioni dell’avvio di stagione.

Le Hearts Women tengono viva la grande striscia di inizio stagione, issandosi (temporaneamente) al quarto posto in classifica, scavalcando le Hibs e avendo come unico rimpianto, finora, il risultato negativo raccolto ad Ainslie Park contro le Spartans nella seconda giornata di campionato, cedendo (2-1) dopo essere anche riuscite ad andare in vantaggio.

La sconfitta, in trasferta, contro le Rangers campionesse di Scozia in carica era preventivabile per diversi motivi ma è arrivata al termine di una gara che le ragazze di Eva Olid hanno giocato a viso aperto, cedendo solo nella ripresa.

Le tre vittorie casalinghe, invece, sono frutto di prestazioni convincenti. Segnali già visti al debutto vincente contro il Partick Thistle, di cui ho già parlato, sono riecheggiati ieri sera soprattutto nel primo tempo, quando il Dundee United è riuscito non solo a tenere a bada le avanzate delle padrone di casa, ma anche a farsi pericoloso in alcune occasioni. Nonostante la mole di gioco prodotta, infatti, la mia migliore in campo del primo tempo è stata Emma Brownlie, difensore centrale, che nella difesa con capitan Hunter (alla centesima gara con la maglia della Hearts) e Sampson ha gestito al meglio le sfuriate ospiti.

L’ingresso in campo di Georgia Timms, che Olid ha scelto di lasciare in panchina nel primo tempo, ha cambiato l’inerzia del match e dato alle Jambos il peso offensivo che era mancato nella prima frazione.

Un momento della gara nel secondo tempo, sotto i riflettori

Rood ha ispirato il goal della compagna di reparto, con l’assist decisivo, prima di aprire il suo conto in Maroon trasformando il calcio di rigore che ha, di fatto, indirizzato la gara. Impossibile non citare anche Gwen Davies, che ieri a metà campo ha fatto subito vedere tutto il suo potenziale.

Grazie alla neozelandese, arrivata in estate dal Southampton, si è potuto sentire il coro “Rooooodieeee!” che, anche se scritto in maniera diversa, non si sentiva in Gorgie dai tempi di Rudi Skaćel e, nel complesso, quello che ancora mi è piaciuto maggiormente di tutto il gruppo è stata la voglia di fare, il desiderio di portarsi a casa la vittoria, la consapevolezza di dover sempre lottare per ottenere il risultato e di non mollare mai.

Settimana prossima ultimo impegno prima della pausa internazionale, con le Jambos di scena al Peasy di Glasgow contro le City. Trasferta difficile, forse proibitiva, ma farò di tutto per esserci perché queste ragazze meritano di essere sostenute.

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Rugby lover e blogger. Collaboratore di OnRugby come corrispondente dalla Scozia dal 2016. Mi sono lentamente ma inesorabilmente appassionato alla palla ovale e dal 2008 ho iniziato a scrivere di rugby, collaborando con lameta, mondorugby.com e portando l'ovale dentro SportPeople. Dal 2013 ho partecipato come corrispondente dalle Home Nations all'avventura di DotRugby e ho collaborato con The Sport Review, InsideRugby Italia, The Offsideline, SCRUM Magazine, il sito ufficiale delle Zebre Rugby - per cui ho curato la fase finale del Pro12 stagione 2013/'14 - e il sito ufficiale del Guinness Pro12 (sezione in italiano). "Alba Ovale" è un progetto pensato nel 2012 e partito nel 2013, per far conoscere il "dietro le quinte" del rugby scozzese al pubblico italiano appassionato di rugby. Dalla Scozia, guarda al mondo celtico e alle Home Nations, con attenzione anche alle vicende del rugby italiano e internazionale.

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