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Le Hearts Women centrano due risultati storici in meno di una settimana e ipotecano il quarto posto in classifica

Le squadre schierate prima del terzo Edinburgh Derby stagionale

La stagione 2023/24 delle Hearts Women verrà ricordata come un vero e proprio rollercoaster di emozioni, prestazioni e risultati e, molto probabilmente, quando si guarderà indietro a questa annata non si riuscirà ad evitare di farlo con qualche rammarico.

Si, perché le due straordinarie vittorie conquistate in meno di una settimana, tra venerdì 12 e mercoledì 17 aprile, hanno permesso alle Jambos di ipotecare il quarto posto finale ma la sensazione è che con un paio di innesti in ruoli-chiave, in modo da dare più profondità alla rosa e permettere a coach Olid di fare maggiore turnover nei momenti, come questo, in cui si gioca più spesso, questa squadra poteva davvero lottare per il terzo posto finale nella classifica di SWPL.

Cross di Jess Husband, goal di testa di Kathleen McGovern: Hearts 1 Hibs 0

Lasciando da parte queste considerazioni, la prima vittoria stagionale nell’Edinburgh Derby contro le Hibs arriva al termine di una gara giocata per oltre settanta minuti in inferiorità numerica ma dominata in lungo e in largo, tanto che per larghi tratti del match mi ero completamente dimenticato del cartellino rosso mostrato a McGovern (che col suo colpo di testa, a sfruttare il perfetto assist di Jess Husband, aveva poco prima portato avanti le Hearts) proprio a metà del primo tempo.

Il match, giocato ad Oriam finalmente sold-out un freddo venerdì sera di metà aprile, ha finalmente dato alle Hearts la possibilità di mettere in mostra tutte le proprie qualità, soprattutto in fase difensiva dove il trio di centrali, capitan Hunter, Carly Girasoli e una Lizzie Waldie a mio parere personale player of the match per distanza, hanno saputo tenere a bada le offensive (scombinate, va detto) delle avversarie, incapaci di far valere la superiorità numerica e sempre in difficoltà.

Tanto che nella ripresa, con una bella punizione di Megan Bell, le Hearts hanno trovato il goal del 2-0 con cui si è chiuso il match, un risultato che ha permesso alle Jambos di allungare il proprio vantaggio sulle rivali dirette per il quarto posto finale, a sei punti.

Un momento del primo tempo tra Hearts Women e Rangers Women

Che sarebbero, pochi giorni dopo, diventati addirittura nove, grazie a quello che non ho problemi a definire il capolavoro stagionale (almeno, della parte di stagione giocata finora) delle Hearts. Ovvero, il match casalingo contro le capoliste Rangers Women.

La gara è in programma mercoledì 17 aprile ad Oriam, con kick off fissato per le 7.45pm in modo da consentire la diretta televisiva su BBC ALBA. Oriam non è sold-out, stavolta, ma contando giornata, orario e temperatura (si, fa ancora piuttosto freddo quassù anche per chi è ormai abituato a questo clima) c’è una buona cornice di pubblico.

Katie Lockwood festeggia il goal che avrebbe regalato la prima vittoria alle Hearts Women su una squadra “top-three” in classifica

Eva Olid, head coach delle Hearts, cambia due elementi rispetto al derby di venerdì inserendo Adamolekun al posto della squalificata McGovern e dando spazio tra i pali a Rachel Johnstone, con Parker-Smith che si prende un turno di riposo.

Le Hearts segnano il goal decisivo nella ripresa grazie a Katie Lockwood, il quindicesimo di un’annata davvero positiva per la centrocampista offensiva arrivata in estate dalle Hibs, ma a mio modestissimo parere vincono il match nel primo tempo, in quarantasette minuti che per me sono i migliori giocati finora dalle Jambos.

Il tramonto ad Oriam, sempre spettacolare

Mi spiego: non ho avuto la possibilità di vedere le statistiche, ma credo che tra possesso, territorio, tiri in porta le Rangers abbiano registrato numeri incredibilmente superiori alle Hearts e anche coach Olid ha detto che nel primo tempo “abbiamo mostrato loro troppo rispetto e non siamo riuscite a tenere la palla, giocando il nostro calcio”.

Tutto vero, ma il fattore che per me va premiato è stata la straordinaria organizzazione mostrata in fase difensiva, dove tutte le giocatrici hanno dimostrato calma, capacità di adattamento, concentrazione. Insomma, un vero e proprio masterpiece difensivo che, per uno come me che nella sua “carriera” (fermatasi a quattordici anni, ma di cui vado estremamente fiero) di “stopper” (era il modo in cui decenni fa si indicava il centrale difensivo) è sempre un aspetto fondamentale.

È tutto vero!

Certo, poi là davanti Georgia Timms si è nuovamente sacrificata per ottantasette minuti (prima di fare spazio a Mooney) facendo a spallate con la difesa avversaria, Emma Brownlie nel suo “nuovo” ruolo di esterna alta ha dimostrato tutte le sue qualità, Monica Forsyth ha ancora una volta messo in scena una prestazione da “insostituibile” e il gruppo, in generale, ha voluto questa vittoria in maniera viscerale, ricordando le brutte sconfitte patite l’anno scorso in queste gare e volendo dimostrare, con determinazione, le proprie qualità.

Le Hearts cementano il proprio quarto posto in classifica di SWPL, quindi, con nove punti di vantaggio sulle Hibs (battute 1-0 ad Airdrie dalle Celtic Women, nuove capoliste e prossime avversarie delle Jambos), registrando un secondo clean-sheet consecutivo e dando l’impressione che, se in estate la società continuerà ad operare in questo modo in fase di mercato, davvero il prossimo anno si potranno fissare obiettivi ancora più ambiziosi.

Al momento, però, c’è un viaggio al Celtic Park da preparare prima di pensare a come affrontare la prima gara ad Hampden Park della nostra storia, per la semifinale di Women’s Scottish Cup contro le Spartans Women in un altro Edinburgh Derby che, non ho dubbi, ci farà divertire.

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Rugby lover e blogger. Collaboratore di OnRugby come corrispondente dalla Scozia dal 2016. Mi sono lentamente ma inesorabilmente appassionato alla palla ovale e dal 2008 ho iniziato a scrivere di rugby, collaborando con lameta, mondorugby.com e portando l'ovale dentro SportPeople. Dal 2013 ho partecipato come corrispondente dalle Home Nations all'avventura di DotRugby e ho collaborato con The Sport Review, InsideRugby Italia, The Offsideline, SCRUM Magazine, il sito ufficiale delle Zebre Rugby - per cui ho curato la fase finale del Pro12 stagione 2013/'14 - e il sito ufficiale del Guinness Pro12 (sezione in italiano). "Alba Ovale" è un progetto pensato nel 2012 e partito nel 2013, per far conoscere il "dietro le quinte" del rugby scozzese al pubblico italiano appassionato di rugby. Dalla Scozia, guarda al mondo celtico e alle Home Nations, con attenzione anche alle vicende del rugby italiano e internazionale.

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