Posted in 500 miles, Scozia

This is the beginning of the rest of your life

Il poster di Rachel Corsie, capitana della Scozia Femminile, sulla facciata del Main Stand ha dato il benvenuto ai tifosi ieri sera ad Hampden Park

Ieri sera la Scozia femminile ha scritto un’altra pagina di storia: la terza gara di sempre della rappresentativa nazionale femminile ad Hampden Park, è stata la prima da quando la SFA ha preso la decisione di rendere il catino situato a sud del fiume Clyde, stabilmente e finalmente, lo Scotland’s National Stadium.

La Scozia femminile, con lo spagnolo Pedro Martinez Losa come nuovo head coach e, come detto, finalmente con una casa ‘stabile’, ha iniziato venerdì scorso da Budapest il suo nuovo corso. Dopo aver fallito l’obiettivo di qualificarsi per l’Europeo che si giocherà in Inghilterra il prossimo anno, la Scozia si è buttata adesso sulla nuova campagna con l’obiettivo di centrare la seconda qualificazione consecutiva alla coppa del mondo, quella che si giocherà nel 2023 in Nuova Zelanda ed Australia.

Il nuovo head coach della Scozia Femminile, Pedro Martinez Losa, sulla copertina del match programme della gara di ieri contro le Far Oer

La gara contro l’Ungheria ha mostrato segnali incoraggianti ma anche tanti spunti su cui lavorare, ma soprattutto aveva regalato a Rachel Corsie e compagne tre punti importantissimi per iniziare al meglio il nuovo percorso, un percorso che – secondo la vision di Fiona McIntyre, Head of Girls’ and Women’s Football della SFA – ha diversi obiettivi ambiziosi: aumentare il livello di partecipazione, ridurre le barriere, avere squadre nazionali capaci di successo e creare talenti.

“Ma anche la visibilità è importante,” dice Fiona sul match programme della gara di ieri sera, quando la Scozia ha ospitato le Isole Far Oer nella seconda giornata del torneo di qualificazione. “Le ragazze più giovani hanno davvero bisogno di avere strong female football role models. Non tutte le ragazze diventeranno delle professioniste, ma devono avere la sensazione che questa sia comunque una possibilità.”

Squadre schierate per gli inni nazionali

La nuova strategia, come detto, ha Hampden Park al suo centro: lo Scotland’s National Stadium (perché Hampden è “la casa del calcio scozzese, non solo della nazionale maschile” come sottolinea McIntyre) come punto di arrivo, come luogo dove le migliori giocatrici scozzesi scendono in campo per rappresentare il loro Paese, e dove tutti i tifosi scozzesi possono riconoscersi, andando a sostenere le Nazionali che rappresentano il loro Paese.

Già da fuori si notava una differenza: al fianco del ritratto di Andy Robertson, capitano della Nazionale maschile, sulla facciata del Main Stand si trovava quello di Rachel Corsie, capitana della Nazionale femminile – che ieri sera ha conquistato il suo 125esimo cap.

Foto profilo ufficiale @ScotlandNT

Come detto, la Scozia ha aperto la sua campagna vincendo (0-2 il risultato finale) a Budapest contro l’Ungheria, una squadra che, affrontata tra qualche mese, sono sicuro creerà molti meno grattacapi alla Scozia.

L’esordio di un nuovo ciclo, però, porta sempre alcune incognite e l’importante, per Martinez Losa e il suo staff che non hanno avuto occasione, prima di venerdì, di poter giocare una gara, era partire col piede giusto (ovvero, vincendo).

Ieri sera la Scozia ha fatto il suo debutto nella “nuova” casa di fronte a 4,513 spettatori, faticando un po’ in avvio ma chiudendo il match con un rotondo 7-1, risultato che poteva anche essere più largo se la Scozia fosse riuscita a sfruttare tutte le numerose occasioni create.

L’atmosfera allo stadio era davvero bella, con spettatrici e spettatori di ogni età uniti dalla passione per la Nazionale che hanno accolto l’invito delle ragazze ad andare a sostenerle in una gara che, se sulla carta non faceva paura, era comunque davvero importante per la Scozia: solo una vittoria, infatti, e con buono scarto, poteva permettere loro di rimanere agganciate alla Spagna, vera favorita per la vittoria del Gruppo B in cui si trovano anche Ungheria e Ucraina.

La gara contro la Spagna, in trasferta, del 30 novembre prossimo ci darà maggiori indicazioni sulle potenzialità di questo gruppo ma, come detto, è fondamentale che la Scozia riesca a vincere tutte le altre sfide per garantirsi almeno il secondo posto nel gruppo con un buon margine di punti, in modo da poter giocare i playoff – qualora, davvero, la Spagna confermasse il pronostico di favorita – partendo dal secondo turno.

Il Main Stand di Hampden Park visto da Carmunnock Rd

Come detto, la Scozia ha dovuto attendere 19 minuti prima di festeggiare il goal di Erin Cuthbert che ha aperto le ostilità. Le padrone di casa sono andate a riposo sul 4-0 e hanno arrotondato il risultato nella ripresa, concedendo però un goal alle avversarie in avvio di secondo tempo.

A fine partita tutte le giocatrici sono venute a salutare i tifosi ma, per il protocollo per la pandemia che è ancora seguito, non hanno potuto nè firmare autografi, nè fare selfies con il pubblico. Bellissimo gesto di Martha Thomas, attaccante del Manchester United, che ha deciso di regalare la sua maglietta ad una giovane tifosa.

Unica nota stonata della serata, l’uscita dal campo in barella di Cuthbert, votata player of the match (a mio parere, a pari merito con Claire Emslie che anche ieri sera è stata impressionante per quantità e qualità, oltre al gran goal su punizione). L’attaccante del Chelsea, a tempo quasi scaduto, è andata in contatto con un avversaria ed è rimasta a terra. Il colpo, dalla tribuna, sembrava nella zona sopra le spalle e spero che gli accertamenti cui è stata sottoposta possano rassicurare su un suo prontissimo ritorno in campo.

Author:

Rugby lover e blogger. Collaboratore di OnRugby come corrispondente dalla Scozia dal 2016. Mi sono lentamente ma inesorabilmente appassionato alla palla ovale e dal 2008 ho iniziato a scrivere di rugby, collaborando con lameta, mondorugby.com e portando l'ovale dentro SportPeople. Dal 2013 ho partecipato come corrispondente dalle Home Nations all'avventura di DotRugby e ho collaborato con The Sport Review, InsideRugby Italia, The Offsideline, SCRUM Magazine, il sito ufficiale delle Zebre Rugby - per cui ho curato la fase finale del Pro12 stagione 2013/'14 - e il sito ufficiale del Guinness Pro12 (sezione in italiano). "Alba Ovale" è un progetto pensato nel 2012 e partito nel 2013, per far conoscere il "dietro le quinte" del rugby scozzese al pubblico italiano appassionato di rugby. Dalla Scozia, guarda al mondo celtico e alle Home Nations, con attenzione anche alle vicende del rugby italiano e internazionale.

Leave a comment