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Watching Scotland on a Tuesday night… Oh what a feeling, oh what a night!

La muraglia di East e North Stand nella gara contro Cipro di sabato, in cui la Scozia ha indossato la nuova maglia celebrativa dei 150 anni della SFA

Come fai a descrivere a parole le emozioni provate martedì 28 marzo ad Hampden Park, quando la Scozia maschile ha annichilito la poderosa Spagna conquistando un successo netto (2-0), meritato, frutto di una prestazione intelligente, al termine di una gara in cui tutti i giocatori chiamati in causa da coach Steve Clarke hanno dato tutto quello che avevano.

In una serata in cui la Scozia conquista la seconda vittoria consecutiva, bissando il successo ottenuto su Cipro sabato 25 marzo sempre ad Hampden Park, issandosi in vetta al suo gruppo di qualificazione per l’Europeo in Germania del 2024.

Sono tornate le bandiere a bordo campo

In una serata in cui, per una volta, nonostante le troppe persone che vagano su e giù per le scale durante la gara, nonostante devi stare seduto per larghi tratti, nonostante qui tu non ci sia nato ma ti sei ormai lasciato, piacevolmente, adottare, mi sono sentito di nuovo a casa in uno stadio, mi sono sentito libero di essere me stesso, libero di urlare e cantare e saltare e mostrare la mia gioia in modo “sud europeo”, come chi è nato a certe latitudini sa fare, senza dovermi trattenere.

La Scozia maschile ha confermato che sotto la guida di Clarke i progressi ci sono stati, ci sono e ci saranno e che quella maledetta serata di giugno contro l’Ucraina, quella sconfitta che ci è costata la possibilità di giocarci col Galles un posto al mondiale autunnale è stata davvero un incidente di percorso che, seppur doloroso, non ha impedito alla macchina scozzese di continuare sulla propria strada.

L’immediato pre-partita di Scozia v Spagna

Erano cosi arrivate le vittorie, pesanti, in Nations League che hanno permesso di conquistare la promozione nella gruppo A, il più alto. E prima era arrivata la prima partecipazione ad un major tournament in oltre vent’anni, e soprattutto è tornato l’amore tra la Tartan Army e la squadra.

L’atmosfera di martedì era clamorosa, ma anche sabato contro Cipro eravamo in oltre 48mila allo stadio, un numero davvero notevole considerando che quando, nel 2019, Clarke era stato scelto come head coach, la Scozia maschile non aveva gioco, identità, spirito di squadra.

Io ho personalmente affrontato le due gare in maniera molto simile, ovvero viaggio in bus verso Glasgow, quattro passi in centro, qualcosa da mangiare e poi bus speciale verso Hampden Park. Martedì mi sono però concesso, così come era accaduto nel pre-partita del match contro la Danimarca, una pausa a Doppio Malto (big games call for big pre-game routines, don’t they?) che potrebbe, considerando i risultati ottenuti (due successi per 2-0), diventare tappa fissa in occasione di partite speciali – del resto, perché non essere un po’ scaramantici?

Ingresso in campo di Scozia e Spagna

La vittoria contro Cipro di sabato era attesa, con tutto il rispetto per gli avversari, perché come detto la Scozia è riuscita ultimamente a diventare una squadra anche piuttosto continua in termini di prestazione e risultato e ci si attendeva che, contro una nazionale lontana nel ranking FIFA, arrivassero i tre punti. Va però ricordato che era dal 2006 che la Scozia non apriva con una vittoria una campagna di qualificazione ad un major tournament, quindi di scontato, da queste parti, c’è davvero poco.

Martedì sera la Spagna si è presentata con otto cambi rispetto alla formazione che ha battuto, a fatica, la Norvegia a Malaga e ha pagato pegno perché, come hanno ammesso anche i quotidiani nazionali – che non hanno risparmiato, ahimè, retorica sulla Scozia stile “Braveheart” che gioca un calcio “del secolo scorso e di cui è orgogliosa” – non ha saputo mettere in campo né gioco, né cuore.

Il pubblico di Hampden a fine gara

Due goal di McTominay, messi a segno all’inizio di ogni tempo, hanno regalato alla Scozia tre punti potenzialmente fondamentali sulla strada per Germania 2024.

Si torna in campo in giugno con altre due partite importantissime, la trasferta di Oslo dirà di più sulla maturazione mentale di questa squadra e la gara casalinga contro la Georgia, squadra che non va assolutamente sottovalutata, ci potrà dire se Hampden Park è davvero pronto per essere la fortezza di cui la Scozia ha bisogno per garantirsi punti vitali in ogni gara.

Al momento, però, ci godiamo queste due vittorie. Watching Scotland on a Tuesday night (ma anche on a Saturday afternoon). Oh what a feeling, oh what a night!

I match programme delle gare, primi due di cinque commemorativi in occasione dei 150 anni della SFA