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Record di presenze sugli spalti, la Scozia dà tutto in campo ma la Spagna vince e va al Mondiale

Il tabellone di Hampden Park col numero di spettatori presenti ieri sera, 7804, nuovo record di presenze sugli spalti per una gara della SWNT

Intanto, dopo ieri sera, Siviglia e il suo Estadio de la Cartuja, col suo 8-0 di fine novembre, sono lontanissimi non solo nello spazio e nel tempo ma anche, e soprattutto, nella mente delle ragazze della Scozia Femminile.

Ieri sera, in un Hampden Park che ha fatto registrare il record di spettatori per una gara ufficiale della SWNT (7,804 il dato ufficiale, i 18,555 spettatori per la sfida contro la Jamaica del maggio 2019 sono ancora lontani ma quella, tecnicamente, era un’amichevole) la Scozia ha messo in campo una prestazione superlativa contro una squadra, la Spagna, che al momento è davvero una delle migliori nazionali al mondo.

E non solo perché può vantare tra le sue fila una giocatrice col numero 14 sulle spalle, Alexia Putellas, che ha da poco alzato al cielo il Ballon d’Or, ma anche perché è davvero completa in tutti i reparti.

Il match programme della partita

Putellas, ieri sera, non ha messo il suo nome a referto nello 0-2 finale ma ha lasciato il segno col passaggio di tacco per Jenni Hermoso, altra giocatrice fenomenale, che ha così completato la doppietta personale con un gran goal nella ripresa dopo aver aperto le marcature su rigore nel primo tempo.

Si può fare un’analisi dettagliata sulle occasioni sfruttate, su qualche decisione arbitrale un po’ dubbia, ma resta il fatto che la Spagna ha vinto meritatamente e altrettanto meritatamente ha staccato, ieri, il biglietto per la Coppa del Mondo 2023 che si giocherà down under, in Oz e NZ.

La Scozia, invece, si giocava molto ieri al di là di tre punti che potevano ovviamente fare comodo sulla strada verso il playoff qualificazione. Perché gli otto goal concessi a Siviglia, ultima partita ufficiale giocata prima della Pinatar Cup, erano un fardello che pesava ancora sulle spalle di Corsie e compagne, recentemente impegnate, oltretutto, in uno scontro interno con la SFA circa le modalità di vendita dei biglietti per la gara – ma che, poi nemmeno tanto sotto sotto, era anche un modo per iniziare ad intavolare una discussione per affrontare l’elephant in the room, ovvero la richiesta di trattamento paritario per le due rappresentative maggiori maschile e femminile.

Ingresso in campo delle squadre

La sconfitta, contro questa Spagna che ha vinto tutte le sei gare giocate, raccogliendo 18 punti e marcando 48 goal nel processo, senza subirne nemmeno uno, era davvero preventivatile anche per una squadra come la Scozia che, negli ultimi anni, è cresciuta esponenzialmente. Quello che il pubblico chiedeva alle ragazze era una prestazione ‘gagliarda’, dando tutto. E la Scozia ci ha davvero resi orgogliosi, giocando una grande partita, concedendo solo un goal su rigore nel primo tempo e sfiorando un paio di volte il pareggio, giocando in maniera attenta in difesa anche nei minuti finali della gara, quando la stanchezza si è fatta inevitabilmente sentire.

Anche perché si è giocato praticamente sempre sotto una pioggia costante e fastidiosa, su un campo reso davvero pesante dall’acqua e con vento a tratti ad infastidire ulteriormente le giocate delle ragazze in campo.

Martha Thomas ha fatto una gran partita, là davanti, di qualità e sacrificio, così come Erin Cuthbert si è confermata ancora una volta imprescindibile per questa squadra. Abi Harrison ha dimostrato ancora tutto il suo potenziale, ma sarebbe ingeneroso non citare la prestazione collettiva di una squadra che, a causa della guerra in Ucraina, non ha potuto giocare il match contro le gialloblù – come quello della nazionale maschile, è stata posticipato a giugno sperando davvero che si possa disputare, il che sarebbe anche un segnale che la situazione in Ucraina sarebbe migliore di quella attuale.

On my way to Hampden Park, rigorosamente in treno

La Scozia siede al momento al secondo posto del Gruppo B, con un punto di vantaggio sull’Ungheria e sei sull’Ucraina (che ha però due gare in meno). Da adesso in poi, Corsie e compagne sanno che non possono più sbagliare ma se riusciranno a mettere in campo, nelle prossime uscite, una prestazione come quella di ieri potranno davvero dire la loro contro chiunque.

Infine, due parole sulla nuova maglia della Scozia Femminile: l’impatto di numeri/nomi gialli su campo blu scuro è notevole, inevitabilmente il contrasto cromatico – e la posizione centrale dei loghi e del numero nella parte frontale – richiama la maglia della Svezia e un po’ più di viola non avrebbe guastato, ma direi promossa a pieni voti.