Ieri sera, domenica 19 novembre, la Scozia maschile ha chiuso il trionfale torneo di qualificazione per EURO2024 (obiettivo-qualificazione centrato con due gare di anticipo) in casa contro la Norvegia. Steve Clarke, vero e proprio condottiero di un gruppo che, sotto la sua guida, è davvero cresciuto esponenzialmente sia in termini di prestazioni sul campo che, di conseguenza, di risultati, ha deciso di dare spazio agli elementi della rosa che hanno avuto meno occasioni di giocare – ma è stato anche costretto al turnover da qualche infortunio – e presenta quindi una formazione un po’ sperimentale, dove John McGinn è capitano, il portiere degli Hearts, Clark, si prende la maglia titolare e dove trova spazio anche Jacob Brown, attaccante del Luton Town, con Lawrence Shankland (autore di un goal nel pareggio, 2-2 di Tbilisi contro la Georgia) tenuto, anche ieri sera, in panchina.
Arrivo a Glasgow in tarda mattinata, perché avevo deciso di sfruttare l’occasione di vedere dal vivo il derby tra Glasgow City e Rangers Women di SWPL1 in programma al Petershill Park e arrivo in treno ad Hampden solo qualche minuto dopo che i cancelli dello stadio venissero aperti, con quasi un’ora e mezza di anticipo sul kick off (previsto, ancora una volta, per l’infamous orario delle 7.45pm).
L’atmosfera che si respira è, dentro e fuori lo stadio, quella dell’ultima gara stagionale con squadra e tifosi soddisfatti del risultato ottenuto che, di fatto, non hanno davvero più nulla da chiedere all’annata ma solo una voglia matta di festeggiare il traguardo e iniziare a pensare al torneo in programma in Germania nell’estate 2024.
Le squadre vengono accolte in campo da una spettacolare coreografia (cui ho orgogliosamente partecipato) e la gara inizia sotto una leggera pioggia. Anche la Norvegia, ormai fuori dalla corsa per un posto alla fase finale dell’Europeo, deve fare a meno di elementi importanti come Haaland e Ødegaard ma riesce comunque a dare del filo da torcere alla Scozia.
Gli ospiti, seguiti da qualche centinaio di tifosi, passano due volte in vantaggio ma la Scozia ricuce sempre il distacco, andando a riposo sul 2-2, passando avanti ad inizio ripresa ma venendo agganciata da un bel goal di Elyounoussi (ex giocatore del Celtic) che chiude il match sul 3-3.
La Scozia chiude cosi al secondo posto nel Gruppo A, alle spalle della Spagna, e si prepara cosi al sorteggio dei gironi dell’Europeo in programma tra due settimane con la consapevolezza di poter essere una spina nel fianco di chiunque.
A fine gara, tutti i giocatori della rosa della Scozia hanno fatto un giro d’onore per ringraziare i tifosi, che sono rimasti numerosi sugli spalti finché la squadra è rientrata negli spogliatoi. Ritorno piuttosto tranquillo, ho optato per il treno da Mount Florida invece del solito bus (scelta buona per il tempo, ma non per le condizioni di viaggio) e poi bus 900 fino a casa.
La stagione della Scozia maschile si chiude qui, per la Scozia femminile invece ci sono ancora due gare in programma, la trasferta in Belgio venerdì 1 dicembre prima di ospitare l’Inghilterra ad Hampden Park il 5 dicembre. Difficile, se non ormai impossibile, evitare la retrocessione nella seconda serie della neonata Nations League, ma due occasioni importanti per fare esperienza.